Televisione

Diegozilla contro la Tv!

7 settembre 2004 • By

Ieri pomeriggio suonano al mio campanello, vado ad aprire, mi trovo di fronte un signore giapponese sui 60 anni, dice di chiamarsi Hiroshi Mifune, piangendo come un vitello ammette di essere stato lui ad assemblare, anni fa, la mia Tv.
Ora che è andato in pensione, vuole rivedere tutte le Tv che ha fatto, è un viaggio della nostalgia e dei bei momenti andati, io, benevolo, decido di mostrargli il mio apparecchio.
Lui è commosso di fronte al suo concentrato di tecnologia, me lo descrive come una meraviglia della tecnica, mi narra di settemilioni e ottocentomila saldature fatte quasi a mano, di bellissimi cavetti colorati, decanta le lodi del vetro liscio antistatico, la gira, indicandomi la scart più sexy di tutta l’Asia, poi, con occhio languido la accende.
Comincia a piangere, si dispera, non riesce a capire come mai la sua creatura stupenda, sia usata per vedere solo una gran quantità di merda.
Lo capisco, non ho Sky.
Si mette in ginocchio e sta per fare seppuku quando gli mostro la gran quantità DVD e videocassette che posseggo, spiegandogli che raramente vedo ciò che viene trasmesso, il mio tentativo però non lo calma, anzi, lo fa infuriare di più.
-“ Tu non compri un’automobile intera per sentire un Cd!” Urla, mentre cerco di fermare il suo suicidio rituale, tra i singhiozzi capisco il senso della sua frustrazione.
Ha creato uno splendido oggetto, un contenitore favoloso, ma prendendo in considerazione solo ciò che le emittenti concedono, si riempie di cose che non valgono nemmeno il prezzo del Led rosso che indica l’accensione, questa è la conclusione di Hiroshi Mifune, tecnico di Osaka.
Lo capisco, non ho Sky.
Non avendo Sky ti rendi conto di come non esistano vie di mezzo, un mondo accettabile sarebbe un mondo in cui chi ha Sky vede delle figate, e tutti gli altri vedono qualcosa di quasi figo, ma oggi, tra chi ha Sky e gli altri che non ce l’ hanno, c’è la stessa differenza che c’è tra mangiare antipasto, primo, secondo, contorno, caffè, dolce e ammazzacaffè e un pacchetto di craker integrali del discount, quelli un po’ stantii.
Consolo Hiroshi dicendogli che forse qualcosa sta cambiando.
Ieri è andata in onda la prima puntata di Campioni, dati alla mano ha fatto il 14,29% di share, ha fatto meno della puntata di esordio de “La Talpa” (14,75%), meno della prima puntata de “La Fattoria” (16,04%), meno del debutto di “Amici” (19.76%), meno della puntata di esordio di “Music Farm” (18,08%) per non parlare di “Grande Fratello” e “Isola dei Famosi”. Ha superato solo “Popstar”, reality-flop sempre di Italia 1 che lo scorso anno chiuse pero’ i battenti dopo sole due puntate.
- “ Comunque sia..” aggiunge lui “ …il 14,29% di share in quella fascia oraria, corrisponde a 2.433.000 persone. 2.433.000 coraggiosi che si sono messi di fronte a Ilaria D’Amico e hanno resistito fino alla fine, il mio splendido manufatto, è ostaggio di 2.433.000 coraggiosi!… Devi fare qualcosa!”
Disse andandosene, non prima di avermi dato (usando entrambe le mani) il suo biglietto da visita, salutandomi con un inchino nervoso.
Ho deciso.
Per onorare il lavoro del tecnico di Osaka, mi farò Sky.
Non posso andare a casa di tutti quei coraggiosi per spegnergli la tele.
(Poi seguirò un altro corso di giapponese, dato che non sono sicuro che “coraggiosi” sia la traduzione esatta della parola che ha detto Hiroshi.)