Stranisoggetti
17 maggio 2006 • By Diego CajelliChe poi uno dice:
Ma Diè, che ti frega, era solo un soggetto!…
Eh, appunto.
Un mio soggetto per Bonelli ( tipo quello che il mio computer si è mangiato) è lungo dalle 4 alle 8 e più pagine… è un lavorone, porcapupazza!
Come li scrivo?
Tipo così:
Soggetto originale di: MAMBO ITALIANO.
Nicola Messina (30 anni) e suo fratello Enzo (29) aprono in un quartiere periferico di Milano una pizzeria da asporto.
Un piccolo locale che vende pizze e focacce, quelli senza tavoli, solo con il banco e al limite uno strapuntino per mangiare il trancio in piedi.
Enzo è piccolino, magrino e pallido, parla poco e fa le pizze.
Nicola è di corporatura media, più aperto verso il prossimo, le serve e sta alla cassa.
Arriva un esponente della mala locale a chiedere il regolare pizzo per tenere aperta l’attività.
Enzo sbrocca, trucida il mafioso, lo fa a pezzi e distrugge il cadavere usando il forno.
Nicola non si scompone.
L’attività va avanti, con clienti abituali, flirt tra Nicola e una delle clienti.
Tornano a farsi vivi i mafiosi, questa volta in due.
Uno, per sapere che fine ha fatto il loro uomo.
Due, per sapere perché la pizzeria non ha ancora versato il pizzo obbligatorio.
In un primo momento Nicola cerca di depistare i tizi, dicendo che il loro uomo era gonfio di soldi, anche i loro, per cui può essersi dato alla macchia.
Ai mafiosi non frega, vogliono i soldi.
In più, ad uno dei due la pizza fa pure schifo.
Enzo sbrocca, macella i due, sotto lo sguardo placido di Nicola, infila i cadaveri nel forno e fa sparire ogni traccia.
Sede del clan calabrese, sono tutti molto incazzati, specialmente il Capo Bastone che non capisce chi sia a far sparire i suoi uomini.
Arriva Bella Faccia, l’uomo per le “relazioni esterne”, molla sul tavolo un rapporto del Ministero degli Interni, parla di Enzo Messina.
Pare che sia uscito da due mesi dal Manicomio Giudiziario di Aversa, dove ha trascorso gli ultimi 15 anni della sua vita, per via del fatto che da adolescente ha macellato la mamma e il papà.
E’ sotto la tutela di suo fratello Nicola , che durante la detenzione di suo fratello nessuno sa dove sia stato o che cosa abbia fatto.
Il Clan è pragmatico, non sono psicologi, non hanno tempo da perdere per cercare di capire le cose, onde evitare ulteriori problemi, decidono seduta stante di farli fuori.
Due picciotti esperti nel ramo esecuzioni escono dalla sede.
Uno va Enzo, l’altro da Nicola.
Nicola è al cinema con la ragazza con cui ci stava provando, Marta.
Vengono raggiunti all’uscita, nel parcheggio del cinema.
Il sicario armato, si mette di fronte alla macchina, punta il cannone e dice al ragazzo di scendere.
Nicola, scende dalla macchina, chiedendo a Marta di scusarlo, e di tenere giù la testa, rassicurandola che andrà tutto bene.
Il sicario gli spara.
E Nicola fa l’unica cosa sensata da fare in quel momento, pensa a salvare Marta.
Evita i proiettili.
Afferra il cofano della sua macchina, infilando le dita nella lamiera, e vola via, trascinandosi dietro la macchina come un impiegato farebbe con la 24 Ore.
—-
Eventuale Teaser:
Sono un super eroe che ha deciso di mollare , mio fratello è uno psicopatico con tendenze omicide…
Tu al mio posto cosa faresti?
Io ho aperto una pizzeria….
—-
Torniamo alle vicende:
Mentre raggiungono la casa dove Nicola vive con suo fratello, lui spiega a Marta un po’ di cose.
Era stato affidato a degli zii americani.
E’ entrato in un’accademia di Super Eroi, gli hanno dato i poteri.
Per un po’ ha esercitato la professione di super eroe con il nome di Mambo Italiano.
Poi è successo qualcosa e di punto in bianco ha deciso di smettere.
Ha mollato.
Un po’ gli rode ancora, ma ormai la sua decisione è quella.
Nello stesso momento, scarceravano suo fratello, ne ha preso la tutela e insieme hanno aperto la pizzeria.
Ora la sua vita sono le pizze.
Marta si innamora all’istante.
Arrivano a casa.
Enzo ha mangiato il sicario che gli avevano mandato.
Sede del Clan.
Il sicario del cinema racconta come sono andate le cose.
Bella Faccia gli crede.
Ormai con i fratelli Messina hanno un conto aperto, il Capo Bastone vuole tremendissima vendetta, che venga chiamato il Pezzo Grosso.
Bella Faccia trema, chiede al capo se ne è sicuro.
Sì!, bisogna chiamare Pezzo Grosso.
Pizzeria dei fratelli Messina, pomeriggio seguente.
Nicola, mentre Enzo impasta, cerca di spiegargli le regole minime della convivenza civile.
Si apre la porta.
Entra Pezzo Grosso.
Non te lo descrivo nemmeno.
Entra.
Ma non uscirà mai più.
Sera, Nicola con Marta.
Le racconta un po’ di cose, tra cui la sua ferma decisione di non fare mai più il super eroe per gli umani.
Mai più?
Mai mai!
Dice lui.
Si salutano, lei torna a casa.
Si ritrova in salotto il Capo Bastone e i suoi sgherri.
Pizzeria dei fratelli Messina.
Enzo riceve una telefonata.
Il succo del discorso è:
O ve ne andate, o Marta muore.
Enzo lo dice al fratello.
(immagina il concetto di : Guarda che lo dico a mio fratello eh!)
E il fratello si incazza.
Indossa il costume di Mambo Italiano e va a fare il culo ai cattivi.
Chiudo un po’ di sottotrame.
Magari dico perché Nicola ha mollato.
Enzo si occupa trucidamente degli sgherri minori.
La ragazza è salva.
Il clan sconfitto.
I Fratelli Messina rimangono nel quartiere con la loro pizzeria.
Lei: Avevi detto che non volevi più fare il super eroe
Lui: E’ vero.
Lei: Ma lo hai fatto.
Lui: L’ ho fatto per te.
Lei: E se domani ce ne fosse ancora bisogno?
Lui: Domani vedremo…
Lei: Un’ultima cosa…
Lui: Sì?
Lei: Dì a tuo fratello di stare lontano dal mio gatto.
Finale chiaramente aperto.
Poi, chiaramente, in fase di sceneggiatura alcune cose le cambio o le racconto in modo diverso.
Se qualcuno ha letto poi il fumetto, si sarà accorto delle differenze tra questo soggetto e la versione definitiva del fumetto poi andato alle stampe.
E comunque…
Niente, quel soggetto là non lo trovo proprio….