Fila alla cassa del discount, di fronte a me ci sono tre caratteriste della commedia all’italiana, superato il provino per un film di Verdone, vanno a fare la spesa.
Sono:
Nonna sui settanta, massiccia, muscoli da impasto, pronta a mettere le Melanzane sott’olio, accenno di baffo e aria sicura.
Figlia sui quaranta, vestita come una ventenne in fregola di Dolce & Gabbana, pantalone basso, panzetta, spalla cadente.
Figlia sui trenta, isolata dal resto dell’umanità, impegnata a scoprire le meraviglie di un cellulare nuovo, in grado di fare qualunque cosa immaginata dall’uomo.
Mentre esplora il main frame del Mit di Boston, butta sul banco pacchi di dolcetti tedeschi alla vaniglia e tungsteno.
Compare tra le file del discount una bimba sui cinque anni, sorride e sgambetta.
La nonna, pronuncia un favoloso:
SCERON! Vieni a’nonna!
Okay, ho deciso.
Se ho un figlio lo chiamo Assurbanipal.
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