Con gaudio, gioia, letizia, tripudio e tricchetracche annuncio che su Lanciostory N°49, in edicola dal 4 Dicembre, inizia una storia in due parti, scritta da me e disegnata da un gigante che risponde al nome di Antonio Fuso.
Il titolo redazionale è Una vita al massimo, ma dell’omonimo film di Tony Scott/Tarantino ha poco a che spartire.
Volevo scrivere una storia da action movie americano anni ’70, quelli a basso costo, con Charles Napier, lo sceriffo con gli occhiali a specchio, la polvere, un protagonista senza nome e che non parla mai, macchine, inseguimenti, umorismo da Charley Varrick, atmosfere alla “Convoy, trincea d’asfalto” e armi da fuoco di grosso calibro che fanno bum bum bum.
Il risultato è un bizzarro mix tra classico e moderno, con momenti autenticamente tamarri e una macchina elaborata artigianalmente che sfreccia su e giù per la frontiera.
La ricetta, più o meno e questa:
Un misterioso campione di corse clandestine.
Lo sceriffo che gli da la caccia da sempre.
Una gang di narcotrafficanti messicani con un problema bancario.
Una mamma a Miami.
Un atroce ricatto.
Un mitragliatore M60 su un ponte.
Agitare, mescolare e far esplodere in due frenetici episodi, per un totale di 24 tavole.
Ricapitolando:
Primo episodio, su Lanciostory in edicola lunedì 4 dicembre.
Secondo episodio, su Lanciostory n°50, in edicola l’ 11 dicembre.
Nota.
Ultimamente, ho deciso di rendere i miei post ipertestuali, con vari link e rimandi ad altri siti…
E’ utile?