Ancora su “Occhi di Gelo”
e ancora spoiler…
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A quanto pare, leggendo i vari commenti in rete e sul forum dampyroso, la questione del non far vedere il volto del fantasma visto da Dellroy ha dato i terrorizzanti risultati sperati.
Sono andato a riguardare come avevo scritto quella sequenza, ed eccola qui:
TAV 47 (Pagina 51)
1: USCIAMO DAL FLASHBACK, margini normali.
Dellroy e il Pilota, seduti vicini, nella sala d’aspetto, il pilota ascolta attentamente il racconto del vecchio, mentre il nero “guarda” fisso in avanti.
Dellroy: Accettai quell’oscurità, mi rassegnai ad averla davanti agli occhi per il resto della mia vita. Imparai a conoscerla, scoprii che il buio era l’unica certezza, l’unica cosa su cui potevo contare…
2: Frontale, i due visti frontalmente e dal basso, con l’asse dell’orizzonte leggermente diagonale, l’inquadratura deve disturbare.
Dellroy: Smise anche di farmi paura, c’erano cose molto più terribili del mio buio…
Pilota: Che…che cosa?
3/4: TORNIAMO IN FLASHBACK.
Scorcio frontale, Dellroy giovane, cieco, con gli occhiali da sole, seduto su una sedia a dondolo in un normale salotto americano degli anni ’60.
E’ lì, che “guarda” davanti a sé, tranquillo, sereno…
Dida in alto: “ Un giorno come tanti, guardai nel nero…”
5: Impossibile soggettiva di Dellroy, come se vedessimo con i suoi occhi.
Allora, sta avendo una visione, di base è tutto nero, dato che è cieco, ma intanto, cominciano a delinearsi i confini prospettici della stanza che ha di fronte.
Nel nero, disegna in bianco l’angolo della parete, un’accenno di pavimento, e le due pareti in prospettiva.
Vicino a quell’angolo, accenna i contorni di una figura umana.
Dida in alto: “…e vidi qualcosa nuotare nel buio.”
6: Fabio, terrorizzami.
Nell’angolo formato dalle due pareti, includi una figura femminile bianca di spalle, come se ci fosse qualcuno davanti a Dellroy, questo qualcuno ha il viso rivolto alla parete, come se fosse in castigo, è una donna adulta, vestita di bianco, il tutto è un po’ evanescente.
Dida in alto: “…qualcosa che NON avrei dovuto vedere, qualcosa che NESSUNO avrebbe dovuto vedere.”
TAV 48 (Pagina 52)
1: Pp frontale di Dellroy da giovane, suda, è molto spaventato.
Apre un po’ la bocca, è molto molto teso e spaventato.
Dida in alto: “Iniziai a pregare con tutte le mie forze, in quel momento, avevo un unico, piccolo desiderio…”
Dellroy: No…Per favore…. non girarti…
2: Di nuovo, impossibile soggettiva di Dellroy.
Fabio, terrorizzami.
Mf frontale della donna di spalle, con la faccia rivolta alla parete.
Dellroy Vfc: Non ti girare, ti prego….
3: Totale frontale, impossibile soggettiva di Dellroy.
Donna con la faccia la muro, che inizia a girarsi verso di noi, non vediamo il suo viso e non lo vedremo mai.
Il lettore dovrà chiedersi per tutta la vita come poteva essere questo viso, dovrà terrorizzarsi della sua assenza, non deve vederlo, deve scorgerlo appena, deve avere paura di quello che non vede.
Fabio, so che è difficile quello che ti chiedo, ma forza! Dai! Ce la faremo!
Dellroy Vfc: Non farlo!
4: Controcampo, Dellroy che urla come un ossesso, si porta le mani davanti al viso come se si riparasse da qualcosa che lo colpisce alla faccia, urla e si cappotta dalla sedia.
Il suo è un urlo di terrore disperato.
Dellroy: AAAAAHH!