Nei commenti al post qui sotto, un certo Bronson Lippa (complimenti per il nick!) chiede informazioni su Al Leong.
Il suo nome è sconosciuto ai più, ma sono sicuro che la sua faccia, quella che vedi qui sopra, di sicuro l’hai vista da qualche parte.
Dello zio Al ne avevo già parlato qui su Diegozilla un secolo fa.
Parlare di Al significa parlare di mitologia cinematografica, della storia delle pellicole d’azione, significa parlare di quelle figure in ombra che contribuiscono in modo radicale alla formazione dell’immaginario di genere.
Al Leong è un attore caratterista/stuntman/esperto di arti marziali. Ha recitato in una sessantina di film e telefilm, girando da solo i propri stunt, e quasi sempre interpretando ruoli senza nome.
Quelli che sui titoli di coda, quando va bene, vengono indicati come: “Tizio che muore N#2” o “Chinese gunman”, oppure non vengono neanche accreditati.
Fatto sta che il grandissimo Al Leong, per esempio, riesce a torturare Mel Gibson in Arma Letale 1, poi Mel gli rompe il collo. Ricompare poi in Arma Letale 4, e anche lì fa una bruttissima fine.
Da Grosso guaio a Chinatown a Last Action Hero, da Die Hard Trappola di Cristallo a Beverly Hills Cop II, passando per episodi di Magnum P.I. , Renegade, A-Team e TJ Hooker, non c’è film o telefilm d’azione a cavallo tra gli anni ’80 e gli anni ’90 in cui Leong non ci abbia messo i baffoni.
Ultimamente, li ha messi anche in 24!
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