Per la verità con La Notte dei Morti viventi volevamo fare niente più che un filmetto commerciale, esagerare con la violenza, ma una critica alla crisi sociale degli anni ’ 60? No, quello fu un caso. E invece, un paio d’ anni dopo la sua uscita un articolo sulla rivista francese “Chaiers du Cinema” lo definì un film fondamentale in quanto esempio di cinema radicale, una reazione all’ intervento militare Usa in Vietnam. Mi scoprii un autore socialmente impegnato e ci ho provato gusto. Hanno visto Zombi come una critica al consumismo, Il giorno degli zombi uno studio del conflitto tra scienza e tecnologia bellica, La terra dei morti viventi come una disamina dei conflitti di classe. A me non è che me ne fregasse molto, ma già che c’ero, tramite gli zombie mi divertivo a dire qualcosa su quello che stava in quel momento nella nostra società.
Via: Il dono della sintesi
Il mondo è horror
dottorcarlo
kaw