Ringrazio subito Danielle e Davide che mi hanno regalato una favolosa confezione di budino al Durian, esaudendo così uno dei miei desideri in fatto di cibo.
Il Durian, mitico frutto asiatico famoso per il suo odore pestilenziale, l’avevo cercato senza successo a New York l’ultima volta che ci sono stato. Quel frutto, mi è stato evocato dal programma Orrori da Gustare.
Pare che il Durian, sia l’unica cosa che Andrew Zimmern non riesca a mangiare. Non ha proprio lanciato il guanto di sfida, ma quasi. Se non riesce a mangiarlo lui, devo proprio provarlo!
Ed eccomi qui. Con il mio budino al Durian.
Avevo promesso a Ladyzilla di mangiarlo sul balcone, per ovviare rapidamente al problema della leggendaria puzza di piedi andati a male che emana il caro Durian. Ma fuori nevica.
Perdonami. E per questioni legate a cavalletti e autoscatti, ho mangiato il budino nel posto più vicino al balcone e con la finestra aperta. In cucina.
Sono dotato di cucchiaino per mangiarlo.
Ho un sacchetto per rinchiuderlo subito se si ribella.
Indosso degli occhiali da sole per non rimanere abbagliato dall’afrore e un cappello per non spettinarmi. Ho deciso di mettere una camicia texana, che mi da coraggio.
Il budino ha una doppia confezione sigillata, e nonostante contenga una parte di cocco, aprendo il primo strato dell’involucro già si sente un odorino strano.
Le cose peggiorano notevolmente quando si apre il coperchio del vasetto.
L’odore è ragguardevole.
Un misto tra pattumiera acida e calzini tubolari in acrilico dopo una partita a basket di undicenni scalmanati. Punge in fondo al naso.
Un tempo collezionavo i Puzzolones, e anche odorando quelle meraviglie, non avevo mai sentito una fentenzia simile.
Ma come fa a puzzare così tanto?
E’ un’accidente di budino. Chissà come “si comporta” il frutto originale.
Magari bello maturo.
Mi faccio un’altra sniffata per capire con chiarezza che tipo di odore ho sotto il naso.
Non mi stupisce che in alcuni paesi asiatici sia proibito mangiarlo in albergo o portarlo sull’autobus.
Il contraccolpo odorifero è simile a quando usi tanto il Silicone e ti prende alla gola.
Però è più monnezzoso/piedoso/umanoide e non chimico.
Vabbè.
Ormai siamo qui.
Assaggio.
Il grosso problema è che mangiandolo, l’odore ti avvolge completamente. E’ molto difficile concentrarsi sul gusto e non sull’esplosione atomica di strapuzza che ti esplode in bocca.
Faccio appello a tutte le mie forze. Isolo l’olfatto ed esploro solamente usando il gusto.
Non è male, a dire la verità.
Il sapore è quello della vaniglia, mescolato al cocco con un retrogusto di uva molto zuccherina.
La consistenza però è vomitevole.
Viscidino lumachino.
Un’ostrica lasciata al sole.
Non ce la faccio ad andare oltre il primo cucchiaino.
Credo che l’orrido viscidume sia un problema del budino, non del frutto.
La giuria internazionale decide che questa volta finisce pari.
Durian 1
Diegozilla 1.
La rivincita si terrà quando troverò il frutto vero e proprio.