E’ uscito il numero 120 di Dampyr: “L’ombra del drago”. Scritto dal tuo Diegozilla di quartiere e disegnato mirabilmente da Marco Santucci.
Clicca qui che c’è la sua pagina.
Leggendo i primi commenti in rete, ho deciso che ha ragione Cameron.
Ma di brutto, anche.
No. Non è lo stizza-post dell’autore che si lamenta dei commenti, è più che altro una presa di coscienza.
Tipo che studiarsi sei location realistiche, recuperare un giga di documentazione, andare a spulciare la demonologia medioevale, caratterizzare tutti quei personaggi e tricche tracche, forse non è necessario.
Fanniente che se vai nei posti citati nel fumetto scopri che sono esattamente come sono stati rappresentati, o che se cerchi informazioni su una qualsiasi porzione del plot scopri che è tutto coerente, nelle componenti storiche e in quelle legate all’occultismo.
Fanniente, non è più necessario.
Come non è necessario piacere a tutti per forza.
Non sono mica una pizza o i Bee Gees.
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