L’altro giorno ero in giro a piedi, con una missione natalizia importante e fondamentale: comprare carta, nastri, sacchettini eccetera che altrimenti dovevamo impacchettare con le fodere dei cuscini.
Vado in un posto preposto. Andandoci, noto che a un incrocio, buttata per terra all’angolo della strada, c’è una copertina per motorino.
Sembra nuova di zecca, abbandonata lì vicino a un palo.
Ci passo davanti e la guardo simulando un aria distratta. Lo so che non è buona creanza raccattare le cose per strada, ma a volte, lo ammetto, lo faccio.
Ho avuto per anni una poltrona che ho tirato su una notte in circonvallazione.
Quando vedo i vecchi mobili in attesa che passino a prenderli quelli dell’ Amsa rifiuti ingombranti, vorrei avere un posto dove metterli. E non li prendo io per quel motivo lì.
E poi, cacchio, una copertina per motorino, mi serve. E’ pure sulla lista di Babbo Natale!
Va bene, mi dico. Prima nastri, carta, e tutto quanto, poi al ritorno, copertina per il motorino.
Il problema, che nasce sempre quando tra progetto ed esecuzione materiale del medesino passa del tempo, è che inizi a fare delle valutazioni. Ci pensi. Stimando rischi, alternative, errori da correggere.
Il mio problema, è che se mi lasci pensare troppo, dopo un po’ mi racconto le storie da solo.
Per cui, mentre compravo nastri, carte, sacchettini, in un negozione addobbato per l’Ultimate Natale, con canzoncine in sottofondo e famigliole felici che compravano babbi natali arrampicatori e befane volanti radiocomandate, io mi raccontavo questa storia:
Quella copertina era per terra in quell’ incrocio perché uno in scooter aveva fatto un incidente. Erano stati gli infermieri, o i vigili, a staccarla dal motorino e a buttarla lì, in un angolo, per fare le loro operazioni.
Il karma negativo ora dominava la copertina, e come nella migliore tradizione circolare delle energie cosmiche, se l’avessi presa e montata sul mio motorino, il mio destino sarebbe stato quello di fare un incidente uguale, per giorno, luogo e dinamiche a quello iniziale.
Ho anche una versione da horror coreano.
Il tipo è morto, e il suo spirito infesta la copertina. Così, quando la metti, senti delle manine gelide che ti accarezzano le cosce.
Sono uscito dal negozio nataloso con le mie cose in un sacchetto.
Tornando indietro, quando ho rivisto la copertina mi sono messo a correre.
Il karma della copertina!
Nella lista per Babbo Natale c’è la copertina per Motozilla, perché in genere non soffro il freddo, ma in questo periodo, dopo i sessanta all’ora mi si ghiacciano le gambe.