Siccome oggi sono pigro, copio e incollo un approfondito Comunicato Stampa!
Nella mia pigrizia, ho messo in neretto le date e il pezzetto riguardante il sottoscritto.
Un progetto di Paolo Interdonato, con Giancarlo “Elfo” Ascari, Tito Faraci e Matteo “Flipper” Marchetti
Dal 10 al 12 giugno 2011
Arci BITTE
via Watt 37, Milano
ingresso gratuito con tessera ARCI obbligatoria
(per tesseramento online www.bittemilano.com)
www.bittemilano.com – [email protected]
Torna Streep. Lo avevamo lasciato, ormai due anni fa, tutto preso dal suo raccontarci il comics journalism, cioè quello strano rapporto tra la realtà e il fumetto, che a volte assume l’aspetto del reportage e altre quello del diario intimo e privato. Tutto questo tempo non è passato invano. Streep ha ripensato se stesso e ha capito che la città, in cui vive e che tanto ama, non merita la vergogna che a volte scatena nei suoi abitanti. Streep vuole essere fiero di abitare Milano e, in un impeto di orgoglio localissimo, vuole ricordare storie di piccolo eroismo culturale che meritano di non essere taciute.
Milano è oggi la capitale economica e industriale del fumetto in Italia. Tanto le edicole quanto le librerie sono dominate dai prodotti di case editrici milanesi. In edicola emergono Walt Disney Company Italia e Sergio Bonelli Editore, seguite, a breve distanza, dalla Astorina di “Diabolik” e dalle Edizioni Paoline del “Giornalino”. In libreria gli editori con le vendite migliori sono le milanesi Rizzoli Lizard e Mondadori, seguite da realtà più piccole ma non per questo meno importanti, come Edizioni BD e Bao Publishing.
Poco ci importerebbe del dominio commerciale del fumetto milanese se non fosse che sappiamo quanto esso sia figlio di una gloriosa storia di progetti editoriali capaci di anticipare, intercettare e orientare lo sguardo dei lettori.
Streep quest’anno si articola in tre serate dedicate al rapporto affettuoso, strano, a volte commovente e altre violento, tra Milano e il fumetto.
Venerdì 10/6 dalle 19: Uomini, paperi e topi
La prima edizione di Streep era dedicata al comics journalism e quella piccola ossessione non ci vuole più lasciare. Parlare di fumetti e degli animali antropomorfi che li abitano significa ricordarsi che il graphic novel realistico ha uno dei suoi punti fondanti in Maus, il libro a fumetti in cui Art Spiegelman racconta di topi ebrei in fuga da gatti nazisti che vorrebbero richiuderli nel campo di concentramento di Mauschwitz. E anche il topo antropomorfo più famoso del mondo, Mickey Mouse, nelle sue storie a fumetti classiche, quelle disegnate da Floyd Gottfredson, ha spesso vestito i panni del reporter.
La prima serata di Streep è dedicata a paperi e topi, quasi sempre più umani degli umani, che vivono in metropoli, spesso più milanesi di Milano.
Comics and Cigarettes: Enrico Deaglio intervista Art Spiegelman
Videointervista realizzata appositamente per Streep nel 2009.
Una città di topi
Incontro con Tito Faraci (lo sceneggiatore che ha dato nuova vita al fumetto disneyano, con le storie del ciclo “Topolino noir”), Giorgio Cavazzano (il più importante disegnatore di paperi e topi in Italia e probabilmente nel mondo), e Marco Corona (autore di libri a fumetti viscerali pervasi da un enorme amore per il fumetto disneyano, come dimostra il suo recente L’ombra di Walt).
Sabato 11/6 dalle 19: un fumetto s’aggira per Milano
Raccontare la storia di Milano è difficile, quasi impossibile. Perché quella di questa città non è mai una storia lineare, fatta di snodi epocali e punti notevoli da congiungere fino a tracciare una traiettoria perfetta. La storia di Milano è un reticolo, fatto di infinite cause ed effetti. Allora è possibile raccontare le molte microstorie di Milano. Ed è per questo che Streep dedica una serata agli sguardi diversi che sulla città si possono lanciare.
Sguardi su Milano
Giancarlo “Elfo” Ascari e Matteo Guarnaccia raccontano storie, leggende, misteri e varietà, attraversando le 200 voci e i 150 disegni che compongono il loro libro “Quelli che Milano” (Rizzoli).
Diego Cajelli presenta la sua “Milano criminale” (Edizioni BD), affondando uno sguardo affettuoso negli anni Settanta che hanno a lungo sollecitato il suo immaginario.
Stefania Rumor ci accompagna lungo la storia gloriosa di “Linus”, rivista di cui è direttrice.
Una passeggiata per luoghi non comuni moderata da Matteo Stefanelli (http://fumettologicamente.wordpress.com).
Domenica 12/6: Clerville in piazzale Cadorna
Clerville è il piccolo stato, grande più o meno come la Toscana, in cui si muove Diabolik. Ogni furto è una sfida cui il re del terrore non sa resistere. Tutto quello che avviene in questo minuscolo territorio è minuziosamente raccontato, dal 1962, da un piccolo laboratorio editoriale a due passi da piazzale Cadorna. Diabolik è nato quando le sorelle Giussani, sue ideatrici, hanno deciso di alleviare la noia dei pendolari, producendo per loro agili volumetti che raccontassero storie lunghe come un viaggio dalla provincia al centro di Milano. Streep dedica la sua serata conclusiva a un incredibile criminale che, al contrario di quelli veri, è guidato da principi ferrei e inviolabili.
Nero a Milano
Lo storico del fumetto Davide Barzi e il responsabile dell’editing di Diabolik Andrea Pasini raccontano la storia del re del terrore a Milano.
Preparare il furto perfetto
Diabolik esegue furti pianificati nel minimo dettaglio, inscenando ogni volta fughe rocambolesche e ipertecnologiche. Ognuna di queste imprese è stata progettata nei minimi dettagli, senza che nulla venisse lasciato al caso. Mario Gomboli, autore di centinaia di soggetti di Diabolik, prepara, pianifica e organizza un furto impossibile a Milano, durante un incontro/workshop con il pubblico del Bitte.
Arci Bitte: uno dei 10 posti di Milano preferiti da Giuliano Pisapia