E’ proprio lo sport nazionale, eh!
Bravi.
Dunque, dai commenti al post precedente ho imparato tante cose.
Ho imparato che quello che conta è vincere. Non importa come vinci.
Quello che conta è il risultato finale. Punto e basta.
Vincere umiliando l’avversario è parte del concetto di sportività che permea il nostro sport nazionale.
4 a 2, è questo quello che conta, giusto?
Dalla panchina e dalla tribuna si comportavano come stessero vincendo contro il Brasile o contro un dream team formato dai campioni di tutte le squadre del mondo.
Ma è normale, giusto?
Non conta l’eleganza, conta vincere.
E allora spezziamo le reni alla Grecia.
Fatto.
Sicuramente i greci hanno perso perchè hanno giocato male, ma i germani hanno vinto giocandosela male a livello umano, e non so se è peggio.
Buffo, dal mio punto di vista, come il concetto del “conta solo vincere”, valga unicamente a senso unico.
Bravi.
E allora il biscotto? Con quella gigantesca coda di paglia che ha bruciato oscurando il sole per settimane?
Se conta solo vincere perchè vi incazzate ancora se qualcuno dice: Byron Moreno?
Ma come, non contava soltanto vincere?
Se lo fanno gli altri però, no no no no, non vale.
Passiamo alla componente politica.
Non accetto il discorso: le colpe di una classe politica le deve pagare tutta la popolazione.
Non è un discorso che accetto se a farmelo è un italiano.
Storicamente, quando arriva il momento di pagare il conto, noi siamo sempre riusciti a svignarcela. Per cui no, i discorsi sulla moralità, e sull’intera nazione che deve pagare i danni causati dalla sua classe dirigente, li accetto soltanto dai Giapponesi.
Ora è l’Italia a dover affrontare la Germania. E siccome sono uno che impara in fretta, ho capito come mi devo comportare.
Spero che la Germania venga umiliata in modo esemplare. Spero che tornino a casa tremanti e in lacrime.
Giusto?
Ho imparato bene come funzionano le dinamiche del vostro sport nazionale?
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