Ho dei problemi. Vedo messaggi subliminali e significati nascosti un po’ dappertutto. Anche in questa puntata di X Factor.
Secondo me non è un caso che abbiano fatto emigrare i Ragazzi Under e le Ragazze Under. È un messaggio preciso per i giovini: andatevene da questo paese.
E poi c’era Asia Argento.
Con Asia Argento mi scatta un cortocircuito mentale e mi fa una pantagruelica tenerezza. La trovo più puccettosa di Hello Kitty e più tenerona di una solare fatina del bosco magico. Lo so, lo vedo che lei si sforza tantissimo per essere oscura, alternativa, rocche, bella e dannata come Juliette Lewis in Strange Days. Ma niente. Con me non funziona.
Quando ha mostrato le manine con su scritto: Love e Hate, mi sono cappottato giù dal divano. Ridevo così tanto che il mio vicino, il signor Curti, ha suonato per capire che cosa stava succedendo.
Ma veniamo agli Home Visit.
Simona Ventura, a Torino, assieme a Boosta dei Subsonica in preda alla nausea da digestione lenta, dovevano scegliere tra:
Le Dynamo. Secondo me come gruppo hanno un problemino da risolvere: l’antipanoia. Trattasi di quel particolare tipo di reazione che scatta in chi le ascolta: Antipatia a pelle, e noia abissale durante l’esibizione.
I Freeboys. Che sono due, ma poi diventano tre quando il terzo avrà l’età per andare in tivvù. Gli fanno le menate sulle mossette in stile One Direction, evabbè, ma che mossette dovrebbero fare? Quelle delle Tartarughe Ninja?
Gli Extra. Chi?
Gli Ape Escape. Nonno Metallo e i Giovini Rapper proseguono la loro avventura Xfactorosa. Sono stati una gran sorpresa, adesso bisogna trovare il cioccolato e il gioco.
Mr. Rain e Osso. A questo giro mi hanno convinto di più. Hanno qualcosa. Non so che cosa, ma hanno qualcosa.
Street Clerks. Mi interessa tantissimo sapere perché uno dei quattro non ha le palpebre. Per il resto, in Toscana il pane è senza sale.
Alla fine, sora Ventura decide che nella sua squadra ci saranno:
I FreeBoys, gli Ape Escape e gli Street Clerks.
Avrei preferito Mr Rain e Osso al posto dei FreeBoys, ma si vede che va bene così.
Morgan, con Asia Tenerezza Argento da Berlino, doveva scegliere tra i ragazzi Under.
Ora, sono serissimo. Tra i Boot Camp e questa puntata, a me è salito a livelli di guardia il senso di paternità. Quindi, mi rimangio le cattiverie che ho detto prima e ho empatizzato con tutti. Nessuno escluso. Mi è stato simpatico anche il Galuppini, che nasconde benissimo il suo essere fragilissimo.
Alla fine passano:
Andrea Butturini. Il figlio segreto degli ZZ Top mi è simpatico, ma la vedo dura trasformarlo in una pop star.
Michele Bravi. Secondo me è molto anni ’80, anche se lui non lo sa. è in lizza per essere il mio favorito di questa edizione.
Lorenzo Iuracà Italia. Molto molto Italia.
Elio, da Cremona, in compagnia di Linus. La presenza di Linus implica che il tutto sia comprensibile per gli ascoltatori di Radio Deejay. Quindi X Factor andrà in onda con in sovraimpressione una maestra di sostegno che ti spiega gli aggettivi difficili.
A me sarebbe piaciuto vedere nel programma Adriana Salvadori, per capire se con l’acconciatura può generare la fiamma di Megalopoli. Invece niente.
A passare sono:
Fabio Santini, la controfigura di Giuseppe Battiston nelle scene pericolose.
Chiara Gallana in arte Aba. Manager canterina, non ho visto il programma con Briatore, ma lei lo ha fatto. Vedremo a livello marketing come andrà.
Alan Scaffardi. C’è tremito nella forza nel cosmo delle casalinghe. Brrr. Figotto. Potrebbe essere il cantante ideale per aprire i concerti di Morandi.
L’immenso Mika, da Dublino, con Marco Mengoni doveva decidere tra le ragazze under.
Anche per loro, il mio senso di paternità è salito fino alla stratosfera.
Ho adorato Valentina Livi, anche se non conosco il brano che ha cantato. Mi sono piaciute tutte e secondo me erano da tenere tutte. In più Roberta Pompa indossava degli orecchini con Diabolik e Eva Kant.
Fatto sta che passano:
Violetta Zironi, Gaia Galizia e Valentina Tioli.
Gaia mi inquieta, non tanto quando le tipe di Breaking Amish, ma quasi.
Valentina mi piace, così come mi piace la panna cotta.
Violetta è la figlia di un signore che conosco, nella rosa delle prescelte è la mia preferita della sua categoria. Detto ciò, quelli del Sole 24Ore hanno seminato merda a sproposito. Piuttosto, dovrebbero riflettere su quanto ha fatto Confindustria per il futuro del paese in cui Violetta e i suoi coetanei dovranno vivere.
Tutti i partecipanti hanno cantato dal vivo, accompagnati da una superband al di fuori del continuum spaziotemporale. Infatti potevano suonare da Berlino, Dublino, Cremona e Torino nel medesimo istante. Teletrasportandosi.
L’appuntamento è per giovedì con la diretta.
Forse qualcuno rientrerà in gara grazie ai voti del pubblico.
Nel frattempo, io devo accompagnare il signor Curti a castagne.