Dato che i bambini si offendono perché parlo della rivoluzzzione in questo modo, volevo analizzare per benino questi giorni di forconi e tutti a casa basta la casta.
Volevo capire, con esattezza, quali erano le loro richieste. Ho cercato in lungo e in largo, ma ho trovato soltanto le letterine che hanno spedito a Babbo Natale.
Caro Babbo Natale, basta con Equitalia.
Caro Babbo Natale, basta con la casta.
Caro Babbo Natale, basta con l’euro.
Caro Babbo Natale, basta con la globalizzazione.
Per quanto riguarda me aggiungerei: basta con gli inverni troppo freddi, le estati troppo calde e basta con le cosplayer di Dejah Thoris non attratte sessualmente dal sottoscritto.
L’ho detto nei post precedenti e lo ripeto per l’ennesima volta: vinceranno.
L’Italia è un pese anomalo, abbiamo convissuto per 20 anni con un’anomalia politica. Ora che è stata in parte archiviata, è tempo di avere un’anomalia nuova.
Chiamateli forconi, 9 dicembri, gente incazzata, chiamateli un po’ come vi pare, il problema, quello che i bimbi che mi bacchettano su internette non riescono a vedere, non è la massa di forcaioli da tastiera. Il problema è chi li userà e come li userà.
Siete belli, favolosamente incazzati, furiosi e ne avete per tutti. Il vostro fumo serve a nascondere un aspetto molto interessante della politica italiana odierna.
Improvvisamente, tutti gli elettori di Berlusconi sono spariti. Improvvisamente, stando a quello che dite, non l’ha mai votato nessuno. Misteri. Complotti. Brogli elettorali.
L’elettore del PDL è misteriosamente scomparso, come i fascisti il 26 aprile 1945.
A parte spedire le letterine a Babbo Natale, questi dovrebbero rendersi conto che se negli ultimi vent’anni si fosse pensato a fare politica per il paese e non per i cazzi di zio Silvio, oggi potrebbero permettersi le rate della Jaguar.
Se negli ultimi vent’anni, si fosse pensato a fare politica per il paese e non una costante e ringhiante campagna elettorale fine a sè stessa, oggi gli imprenditori avrebbero molti meno problemi.
Siamo in ritardo di 20 anni sull’Europa e sul Mondo.
La colpa però non è di Letta.
La colpa è tua e della matita che avevi in mano in cabina elettorale.
Veniamo ai messaggini della pagina Faceboook della rivoluzzzione.
Il problemissimo dell’andare a Roma, pare sia stato risolto. Si va, con le mani in tasca.
Chi ha mosso dei dubbi o si è dissociato, è sicuramente un venduto e verrà giustizzziato quando la rivoluzzzione sarà finita.
Come verrà gestita una folla, piccola o grande, di gente che si è rotta i coglioni, eterogenea, senza leader di riferimento, che grida basta basta basta a casa la casta, lo si scoprirà mercoledì.
La rivoluzzione non è dei leader!
Che manco li conosco questi leader!
La rivoluzzzione è di chi fa la rivoluzione, punto e basta!
E poi, tutti pacificamente a Roma a prendere a calci in culo la castaaaaahhh!
L’accento è un accessorio della borghesia della casta. Va bene, più o meno ho capito quello che volevi dire. Spero comunque che tu non sia un chirurgo.
Rivoluzione. Sì, ma con calma.
Se non è questa, sarà la prossima, o la prossima ancora.
E poi ripara la tastiera, ci sono dei problemi.
Spediamo Napolitano. Resta da capire l’affrancatura necessaria.
Oppure non intendevi una buca delle lettere.
Forse era una buca nel terreno.
La famosa, nota, fossa non violenta.
Ci vedono tutti!
Tutti tutti!
Anche i disfattisti amici della casta e i servizi segreti, credo.
Due messaggi dello stesso autore. Un grammar nazi a cui sono girati i coglioni.
Altri due messaggi dello stesso autore.
Un signore sensibile e non violento con una mitraglietta come foto profilo.
Gionni Mitraglietta, è evidente, vuole scatenare l’inferno.
Parsimonia et prudenzia li lasciamo alla casta dei pacifisti.
Gionni Mitraglietta vuole andare sotto casa di Mariano Ferro, il tipo dei forconi che si è dissociato dalla manifestazione romana.
Per cui chiede, nella pagina ufficiale della rivoluzione, che qualcuno dei rivoluzionari faccia da delatore e gli fornisca l’indirizzo di uno di quelli che questa rivoluzione l’hanno messa in piedi.
Vatti a fidare dei compagni rivoluzionari, cazzo!
Almeno, una volta, prima di farli fuori aspettavano di aver vinto.
Comunque sia, è il concetto stesso ad essere sociologicamente interessante.
Siccome io, Ferro, ho tradito, è logico chiedere ai miei ex amici il mio indirizzo, E io, ex amico, lo darò volentieri a uno sconosciuto con una mitraglietta come foto profilo.
Non fa una grinza.
La vera domanda è:
Lo Schetticismo, è causato dalle scie chimiche?
Se cado nello schetticismo, mi faccio male?
AH!
A quante domande dovrà rispondere la rivoluzzzzione.
Si, sa, quando si evacuano buone idee, c’è sempre un bastardo che è lì pronto a raccoglierle.
Con il guantino di plastica.
Venendo al resto del messaggio: cazzo ne so. Mi sono perso alla seconda riga.
Dai! Ammazzali tutti!
Aspetto tue notizie su tutti i tiggì.
Casa Paund non partecipa.
C’è altro da aggiungere?
E di psicologi ce ne sono?
No, così, giusto per sapere… Perchè anche loro vi possono aiutare. Parecchio.
Poi, per quanto riguarda il diritto di manifestare… Torniamo al punto zero della revolution: ecco a che cazzo servono i sindacati.
Chi non salta della casta è!
EH!
EH!
Dai, fatelo saltare ‘sto governo. Anzi: spadellatelo che viene più buono.
Tanto se ne devono andare, perchè l’ho deciso io. Anzi, l’abbiamo chiesto a Babbo Natale io e i miei amici rivoluzzzionari di Facebook.
Di nuovo il chirurgo.
Se non si mette in prima fila a fare la guerra civile mi deluderà.
Se non leggerò il suo nome su tutti i giornali, come fulgido esempio del fuoco rivoluzionario, io ci rimarrò male.
Lo voglio proprio vedere questo genio che fa la guerra civile.
Non si capisce se è un augurio o un timore.
Ho lasciato apposta la foto profilo abbastanza visibile, così ognuno si fa la battura sessista a casa per conto suo.