Questa mattina esco bel bello per portare Minizilla al nido e iniziare la mia giornatina lavorativa, quando…
Sorpresa.
Uno ha parcheggiato sul passo carraio, bloccando me e tutti quelli parcheggiati nel medesimo parcheggio.
Piazzo Minizilla al suo posto, gli metto su i Led Zeppelin, che alla mattina gli piacciono un sacco, e mentre tiene il tempo con il piedino cerco di capire.
Il tipo ha mollato la macchina lì, in pieno passo carraio.

In effetti c’è un pertugio, metà passo carraio, metà marciapiede. Non è una manovra impossibile, rimane però la questione di principio.
Ma quanto puoi essere imbecille per parcheggiare su un passo carraio, con altre cinque auto che da quel passo carraio, evidentemente, prima o poi dovranno passare?
Valuto gli spazi, aspetto un momento. Magari ha accompagnato qualcuno alla metro, magari è al bar.
Gli concedo tre minuti.
Niente.
Non arriva nessuno.
Per una mia forma mentis non suono il clacson.
Valuto se chiamare i vigili. Decido di chiamarli se non riesco a passare dal pertugio.
Invece, autostima uomale/maschiale a mille, riesco nella mia manovra.
Guadagno la strada e porto Minizilla a scuola, cantando con lui Whole Lotta Love.
Consegno il pargolo alle maestre, e poi mi rendo conto che devo tornare a casa. Ho dimenticato delle cose che mi servono oggi.
Torno.
E la macchina è ancora lì. Sul passo carraio. Quindi, non era un parcheggio momentaneo.
Probabilmente il tipo riprenderà il suo veicolo questa sera, al ritorno dal lavoro.
Salgo a casa. Prendo le cose che mi ero dimenticato.
E scrivo un cartello.
Sono un malefico bastardo satanico bastardino.
Il cartello che gli metto sul parabrezza è questo qui:

Ovviamente non ho fatto niente a quella macchina. Non ne avrei comunque le capacità tecniche.
Mi divertiva l’idea di mandarlo in paranoia per un po’. Piscologia. Ne educa più la tensione e la paranoia che cento vaffanculo. In pratica, ho usato le tecniche di guerra psicologica della CIA.