3,8 Kg di peso scarico, 4,3 con il caricatore pieno. 610 mm di lunghezza con il calciolo ripiegato. Nero, compatto, tutto in acciaio. Tre formati diversi: Standard, Mini e Micro.
Uno dei miei attori preferiti: l’UZI 9 millimetri, è uno dei grandi interpreti del cimena èccion.
La sua Golden Age è stata negli anni ’80. In quel periodo ha recitato al fianco di tutte le star tamarre del mondo. Spesso si ritrovava tra le braccia di narcotraficcanti e badass di varia natura, anche se, i suoi compagni più fedeli sono stati Chuck Norris e il grandissimo Al Leong.
Al Leong (nella foto qui sopra) è quello che riusciva a morire in tutti i film stringendo in pugno il suo fedele Uzi. Nominato all’Oscar per il salto dal pick up rosso in Last Action Hero, e per aver torturato Mel Gibson con l’elettricità in Arma Letale 1. Mel poi l’ha ucciso, ma la morte non ha impedito ad Al Leong di tornare come sgherro senza nome in Arma Letale 3.
Gli anni ’80 sono stati gli anni dell’Uzi in tutti i sensi. L’arma entra a far parte della storia mondiale, quando nel 1981 si ritrova sotto i riflettori, in pugno a un’agente dei Servizi Segreti. Hotel Hilton a Washington, John Hinckley junior spara a Ronald Reagan ferendolo.
L’attentato a Reagan è intrecciato con la storia del cinema. John Hinckley è ossessionato da Jody Foster, l’ha vista su Taxi Driver e per lei nutre un amore morboso che lo porterà a tentare di uccidere il Presidente degli Stati Uniti, guardacaso un ex attore.
Viene fermato.
Da un uomo con un Uzi.
Comunque, esiste ed è documentabile il momento preciso in cui l’Uzi termina la sua carriera di comparsa e diventa un vero protagonista con tanto di nome. È il 1984, Schwarzenegger lo richiede in modo esplicito a un armaiolo che farà una brutta fine.
Swarzy chiede.
L’armaiolo fornisce felice quanto richiesto. (Purtroppo non ha un Un fucile fasato plasma calibro 40-0, ma questa è un’altra storia.)
Da quel momento Uzi non è più una “semplice” mitraglietta. Diventa, assieme alla 44 Magnum di Dirty Harry, un’arma con un nome specifico, riconoscibile e conosciuto anche dai non esperti.
Terminator lo prende e fa quello che ci deve fare.
Schwarzenegger e l’Uzi vanno molto d’accordo e lavorano molto bene assieme.
I due si incontrano nuovamente in Commando.
Il cattivo, quello con la pressione un po’ alta, ne ha comunque uno anche lui.
È difficile tenere il conto di tutti i film girati da Uzi. Nella sua Golden Age era veramente in voga. Divideva i suoi impegni tra il grande e il piccolo schermo.
Uzi arriva in tivvù e si fa notare anche lì.
Nel 1985, il suo grande amico, Chuck Norris, gli riserva l’onore di finire sui manifesti di Invasion Usa, nella versione Micro Uzi con cinghie di cuoio su camicia di jeans aperta, per la gioia di tutti i suoi numerosi fan. (i fan di Uzi, intendo)
L’elenco di tutte le apparizioni filmiche e telefilmiche di Uzi è sterminato. Siamo nell’odine del migliaio. Attraversa tutti gli anni 80, passa per i 90 e arriva ai 2000 senza perdere un colpo.
Cambiano vestiti e acconciature, colori, luci e atmosfere generali, ma lui rimane. Sempre fedele, sempre al massimo delle sue capacità espressive.
Il tempo passa e l’UZI Standard cede il passo alle sue versioni più moderne e compatte: il Mini e il Micro.
La tendenza attuale è attori più giovani come lo Steyr Tmp o l’HK-MP5.
Rimane il fatto che senza il lavoro di interpretazione e ricerca, portato avanti da Uzi, le nuove generazioni di attori automatici avrebbero grossi problemi.
L’Uzi, negli anni ‘80, è stato per la Cannon e la Golan-Globus, ciò che è stato Vincent Price per la Hammer degli anni ‘50.
Un’autentica, indiscussa star.
Tanto che adesso è un vero e proprio classico.
E come tutti classici, viene digerito dall’immaginario collettivo, viene citato, riprodotto, usato nel linguaggio comune e rimbalzato su pellicole ultracitazioniste e post moderne. Quando entra in scena un “Frankenstein Ossigenato”, quale arma può avere in mano secondo te?
Un Uzi, ovviamente.