Un po’ di foto scattate in giro nel corso degli anni criminali.
Se c’è qualche foto che hai scattato tu, dimmelo! Ti metto nei credits.
Un po’ di foto scattate in giro nel corso degli anni criminali.
Se c’è qualche foto che hai scattato tu, dimmelo! Ti metto nei credits.
Domanda semplice, risposta oltremodo complessa.
Cartoomics è a Milano, quindi bisogna parlare un po’ della città che ha ospitato la manifestazione, la mia città.
Milano è una città a misura di niente.
Vorrei sapere in quale altra metropoli civilizzata, l’unico padiglione attivo di un polo fieristico, è quello più lontano dalla “sua” fermata della metrò.
Per andare a Cartoomics, Milano ti costringeva a una lunga marcia nel nulla, facendoti camminare di fianco al muro che separa la città dall’incubatrice della speculazione edilizia.
La Fiera, con la “effe” maiuscola, intesa come area nella sua globalità è un sito in disfacimento. Le narici ti si riempiono di quell’atmosfera posticcia, decadente, semi abbandonata, che hanno tutti quei luoghi in via di trasformazione a colpi di ruspe.
Nessuna logica al mondo, anche la più perversa e obliqua, potrebbe spiegare come mai, la zona viene chiamata ancora Zona Fiera. Con la conseguente presenza di migliaia di metri quadri di parcheggi blù, a pagamento, con rischio multa. Rettangoli sull’asfalto a testimonianza della bell’epoca che fu.
Ora non servono a nulla. Non è più Zona Fiera, è Zona Niente. Strade deserte, con i tuoi passi che rimbombano nelle vie deserte.
Vorrei sapere chi sono gli scugnizzi che stazionano davanti agli ingressi. Quelli che ti fermano, cercando di accalappiarti dei denari con la scusa delle cartoline beneficenza. Non si capisce mai bene a favore di chi. Vorrei sapere come mai si muovono, parlano e si atteggiano come un branco molto ben organizzato, e come mai li ritrovo sempre a TUTTE le convention di fumetti.
Entri a Cartoomics. Nonostante tutto. Entri perché ti piacciono i fumetti e non ti importa quello che sei costretto a sopportare per loro.
Va bene.
A Cartoomics c’era parecchia gente. Abbastanza per fare casino, ma non abbastanza per farti rimanere dentro uno stand a forza perché fuori non ci si riesce a muovere.
Per cui ho girato, guardato, comprato, speso soldi. Parlato con amici, scattato foto. In sostanza, ho fatto tutte quelle cose che all’ultima Lucca non ero nelle condizioni spazio-fisiche di fare.
Ho scoperto che i 40 si avvicinano. E che inizio a subire il fascino delle teenager vestite da Lamù o da demonesse gonagaiane.
Il terzo volume di Milano Criminale è andato alla grande. E te credo, con tutta quell’attesa. Ho scoperto con piacere che un sacco di gente si è giocata “la tripletta”. Prendendo tutti e tre i volumi assieme. Sono stati molti di più di quanti avevo previsto.
La conferenza di Gang Bang è andata molto bene. Tutti i presenti erano molto interessati. Vauro in formissima. Qualcuno si è fatto fare un disegno, io gli ho scroccato una sigaretta.
Si sono palesati molti membri del Diegozillab. Spero che sia stata una lieta sorpresa scoprire che la tessera del Lab da anche diritto a un bello sconto sui volumi del sottoscritto!
Dare un volto a chi conosci soltanto internettianamente è sempre un piacere.
Ho rivisto amici, chiacchierato, cenato e bazzicato serenamente nella pause tra una sessione di firmette e l’altra.
Per cui…
Come è andata Cartoomics?
Bene.
Nonostante Milano.
AGGIORNAMENTO SUCCESSIVO!
Foto delle conferenze e allo stand di Milano Criminale.
Eccoloooooh!
Io da domani alle 14 sarò allo stand di Edizioni BD a guardarmi per bene il volume.
Metti che passi, mi trovi lì.
Metti che sei indeciso, ci sono le prime otto pagine in anteprima sul sito di BD.
Milano Criminale, la vendetta esige una preview. Basta cliccare qui, ed eccole lì, a sinistra, in basso.
Per guardarlo groooosso, clicca qui.
Ci si vede venerdì a Cartoomics.
Un grazie grosso grosso a Max per il video!
Giusto per non farci mancare niente…
La mai-ancora-vista-da-nessuno, prova di copertina per il volume conclusivo della miniserie!