A me la questione di quelli “delle tre righe” diverte da matti.
Per cui, di nuovo, il post entrerà nel vivo tra un po’. Non ora.
Uso ancora l’intro lunga perché è una delle tante cose che ha fatto incazzare alcuni utenti di Friendfeed, il social network shabby chic. Hanno anche tirato in ballo Proust, ed era per quel motivo che mi fa male il ginocchio.
Mi fa sempre male il ginocchio destro quando qualcuno parla di Proust a sproposito.
Quindi, chi sono io per deludere la snobberia pneumatica dei friendfeeder?
Avanti con il prendere tempo, avanti con il girare in giro.
Fino all’inizio del post vero e proprio.
Che sarà…
Sarà adesso.
Dopo il mio articolo dell’altro giorno: clicca qui, è partito un lungo dibattito. Ho imparato molte cose da quelle discussioni. Grazie a tutti.
Grazie soprattutto a Francesco “baro” Barilli per la sua bella risposta. Clicca qui se vuoi leggerla.
Mi dicono che, nei favolosi tempi in cui viviamo, di un post su un blog la gggente legge soltanto le prime tre righe.
Dato che a me non interessa avere quei lettori lì, i contenuti di questo post arrivano tra un po’, non ora.
Per cui, perdo un po’ di tempo.
Tanto quelli delle “tre righe” si limiteranno a diffondere (forse) la foto qui sopra, sempre che sappiano chi è quel tizio e siano in grado di comprendere il senso del testo.
(Oppure lo faranno comunque.)
Intanto quelli smartphonano, poi si rompono le palle e vanno a giocare con il primo livello gratis di un giochino qualsiasi.
Dai, forza, che devi scendere alla prossima.
Non hai tempo per me, non sono la versione on line delle palline del pluriball da schiacciare.
Ho superato abbondantemente le tre righe.
Bene.
Eccoci.
La rivoluzione si fa con i complotti di bufala.
19 dicembre 2013 • By Diego CajelliUltimo post sulla rivoluzzzzzione. Mòbbasta che ho altre cose da fare.
Ieri ho seguito la diretta sulla piazza romana. Bello. Bella marcia su Roma, complimenti ai dodici che erano lì.
Non ho controllato se, i forcaioli da tastiera che ho visto sulla loro pagina Facebook, fossero davvero lì in piazza per prendere a calci Letta come avevano promesso.
Archivio questo evento rivoluzionario come ogni altro evento promosso tramite Facebook. Ottantamila “like”, centomila “partecipo” e poi, alla fine si ritrovano in quattro.
Ieri, ogni tanto, il TG di Sky dava il microfono a qualche rivoluzionario lì in piazza, e questi dicevano le loro cosine, interagendo, o cercando di interagire con gli ospiti in studio, nei limiti della loro capacità linguistica e comunicativa.
Ecco. Quelle erano le parti che mi hanno colpito di più.
Persone in piazza, pronti, decisi e incazzati e i loro argomenti erano basati sulle bufale che girano su internet. Quelli, davvero, si erano bevuti fino all’ultima goccia le minchiate che girano come notizie/catena.
Tipo quella degli scontrini dell’Ikea, giusto per fare un esempio.
Il punto è che quelli si infervorano, schiumano dalla bocca, fomentati da notizie false.
Se fossimo in un regime vero, quelle persone erano pronte a farsi picchiare o uccidere dalla Guardia Repubblicana per delle notizie false.
Dato che i bambini si offendono perché parlo della rivoluzzzione in questo modo, volevo analizzare per benino questi giorni di forconi e tutti a casa basta la casta.
Volevo capire, con esattezza, quali erano le loro richieste. Ho cercato in lungo e in largo, ma ho trovato soltanto le letterine che hanno spedito a Babbo Natale.
Caro Babbo Natale, basta con Equitalia.
Caro Babbo Natale, basta con la casta.
Caro Babbo Natale, basta con l’euro.
Caro Babbo Natale, basta con la globalizzazione.
Per quanto riguarda me aggiungerei: basta con gli inverni troppo freddi, le estati troppo calde e basta con le cosplayer di Dejah Thoris non attratte sessualmente dal sottoscritto.
L’ho detto nei post precedenti e lo ripeto per l’ennesima volta: vinceranno.
Aiuto, è un casino.
Pare che la gestione di mille individualità, senza un legame ideologico o politico in comune, sia veramente un problemone. Sembra che si siano resi conto che è piuttosto complicato gestire i mille interessi personali che hanno mosso un tot di persone, così alla cazzo.
Si ritorna, per dire, ad uno dei messaggi dei primi giorni. Quello in cui uno dei rivoluzionari si domandava come mai quando si muovono i sindacati la piazza risponde e funziona.
Ecco perché.