Real Diegozilla, Tutto Il Resto

Mentre chiudo la valigia…

8 agosto 2008 • By

… un paio di appunti dell’ultimo momento.

Olimpiadi.
Gli atleti hanno ragione. Loro rappresentano il mio Paese e lo stanno rappresentando benissimo.
Un Paese di gente che se sbatte i coglioni, che ha alcuna coscienza politica, che fino a quando non capita a me, va tutto bene. Un paese dove si ragiona a scomparti impermeabili, fondato sull’individualismo assoluto, cieco verso ciò che accade fuori e sordo al buonsenso.
Guai a prendere una posizione, lo sponsor, quello che magari ha la sua produzione proprio in Cina, potrebbe incazzarsi.
Penso a quei pugni guantati di nero, tenuti in alto a Città del Messico nel 1968.
Penso a Owens che corre nella Berlino del 1936.
Bene, atleti miei. Queste cazzo di Olimpiadi ve le guardate voi, da soli, a vicenda.
Io ho altro da fare.

Il sultano dell’Oman.
Se ne è andato.
Mi diverte che quando arriva in nave un arabo pieno zeppo di soldi è un arabo buono, ma se arriva in barchetta e senza una lira allora è il nemico pubblico numero uno.
Ho letto articoli favolosi, forse un po’ gonfiati, sulla corte dei miracoli che si era radunata al porto di Palermo, in adorazione della star. Non importa non sapere bene dove cazzo sia l’Oman, anche con la cartina alla mano. La venerazione verso il vip, va oltre le questioni geografiche.
Ho letto di gente che voleva chiedere la Ferrari per il figlio. Uno che siccome cucino bene che mi assuma come cuoco, non rendendosi conto che, probabilmente, se il sultano ha voglia di omelette, fa arrivare uno Chef da Parigi con l’elicottero. Una che magari ci da dei soldi, un paio di milioni di euro per lui sono bruscolini, eccetera…
L’uomo con il cesso d’oro, e lo sciame di questuanti dietro le transenne è una grandissima lezione politica. E di nuovo, il mio applauso va a Silvio B, per aver capito esattamente che cosa vuole la maggioranza italo catodica. Vuole le briciole di un Babbo Natale famoso e miliardario.

Elenco.
Ho fatto la lista delle cose che devo fare al mio rientro dalle vacanze.
Mi sono spaventato ed esaltato allo stesso tempo.
Un trentasettenne maturo, si porterebbe dietro l’EEE, lavorando un pochino anche al mare, due orette al giorno…
Vedremo.

Davide Gianfelice mi manda una mail.
Copio e incollo:
[…] o almeno lo spero perchè mentre un signore sulla sessantina mi diceva “certo che siamo aperti” un ragazzo su di un motorino (probabile uno dei camerieri) entrava nel discorso
- “Come siamo aperti? , il 15 siamo aperti?”
- “Certo che il 15 siamo aperti”
- “Ma è il 15!!”
- “Siamo aperti il 15 e anche il 16”
- “Ma l’anno scorso siamo stati chiusi!”
- “Ma che dici l’anno scorso siamo stati aperti!”
- “No eravamo chiusi!”
- “NO! il 15 l’anno scorso eravamo aperti”
-” Minchia , il 15 siamo aperti allora…”
-“ Si anche il 16, il 15 e il 16 ”
E mentre me ne ritornavo in macchina, parcheggiata in doppia fila i due continuavano la loro piccola discussione, e il signore più anziano mi pare abbia detto (ma non mi ricordo esattamente le parole perchè ero già in macchina)
- “con tutta la gente che rimane a Milano ad agosto ci manca che il 15 non siamo aperti”
Forse stanno ancora discutendo , forse no ma forse il 15 sono aperti.

Non capisco più Internet.
Devo capire perchè non lo capisco più.
Ci ragiono fino a settembre, poi ti dico.

Se al CERN mi incasinano la linea temporale, su “suggerimento” di Alessandro (nei commenti al post qui sotto) ho pensato anche io che cosa dire al me stesso quindicenne che inconterò sei mesi fa alle 18 e 99 della mattina di domani.
Gli dirò:
- Se non inizi a fumare è meglio, di numeri uno di Dylan Dog comprane una decina, quel tizio che è in quinta e che ti prende in giro è Alioscia dei Casino Royale. Quei racconti horror che stai scrivendo sono abbastanza buoni, sappi che con le dovute modifiche, quando avrai la mia età li trasformerai in soggetti per Dampyr. Bacia la mamma per me. Ah! So che adesso ti sembrerà fantascienza, ma vai tranquillo, l’anno prossimo farai all’ammore!