Agile intervista al sottoscritto, a cura di Susanna Galimberti sul sito Dylandogofili!
Ci si arriva cliccando qui.
Dato che siamo in tema, dico un paio di cose utili anche per il Diegozillab.
Della serie: cose di cui non frega niente a nessuno, non avrà notato nessuno, ma per me era importante metterle.
Nelle 32 pagine che ho scritto per il Color Fest, ho giocato con la sceneggiatura. Ho usato un montaggio che lega in modo analogico le sequenze principali, creando dei legami visivi o testuali tra uno stacco e l’altro. Una roba tecnica, invisibile, una mia personalissima menata che dal mio squinternato punto di vista serviva per arricchire la storia breve.
I passaggi sono questi qui, metti che li vuoi sapere, te li racconto.
Stacco da pagina 71 a pagina 72.
Si chiude la sequenza a pagina 71 e Dylan ha in mano un sacchetto.
Si riapre a pagina 72 con un primo piano di quel sacchetto, si zoomma all’indietro e si cambia luogo e tempo.
Passaggio da pagina 75 a pagina 76.
L’ultima cosa che leggi a pagina 75 è legata al concetto di scommessa, la prima cosa che vedi a pagina 76, nella nuova sequenza, è una sala scommesse.
Pagina 80, il primo contatto narrativo tra Lefty e Dylan nella vignetta 2 avviene da fuori campo, esattamente come il secondo contatto narrativo tra Dylan e Lefty a pagina 91.
Stacco tra pagina 82 e pagina 83.
Dylan dice che Groucho è sempre al verde. La pagina successiva, è tutta su quel tono di colore. Visto che lavoravo a colori, ho pensato di utilizzarli in modo narrativo.
Da tavola 84 a 85, il passaggio è legato al concetto di gioco.
Tavola 86. Il reingresso di Dylan nel racconto è gestito al contrario rispetto alla sequenza iniziale del sacchetto, usando come fulcro il volantino appallottolato. Lo stesso volantino che c’è sulla scrivania pagina 73, ma visto che Dylan non ci ha dato peso, non ci hai dato peso nemmeno tu.
Stacco tra pagina 97 e pagina 98. Si stringe sui cavallini sul pigiama di Groucho e si riapre sui veri cavalli al trotto nel monitor. La posizione del baloon e della dida nascondono un po’ il legame ippico, ma ci sono.
Tutti i nomi dei cavalli che vengono fatti nel corso della storia, sono una citazione da Febbre da Cavallo.
Lefty, è più o meno Al Pacino in Donnie Brasco, ringiovanito per l’occasione.
Domani esce in edicola il Dylan Dog Color Fest con l’esordio dylandoghiano del sottoscritto.
L’elenco delle sensazioni che provo è molto lungo, e me lo tengo per me.
L’altro giorno in redazione, mi sono letto con gusto la mia storia ultimata e pronta per andare in stampa.
Mi ha fatto uno strano effetto “leggermi” su Dylan Dog, aggiungici che Bigliardo ha fatto un gran lavoro ed eccomi qui in grande tensione pre-uscita.
Ho fatto un po’ fatica a staccarmi dalle atmosfere dampyriane per infilarmi nel mondo dylaniato, ma il risultato finale mi sembra buono. Certo, nessuno vedrà mai le ottocento versioni del soggetto e della sceneggiatura che ci sono alle spalle della storia finita, ma con la scrittura va così, si sa…
Da vecchio lettore di Dylan ho voluto infilarci dentro un po’ di cose classiche. Ci sono un casino di citazioni, e alcune arrivano da ambienti narrativi che non ti aspetti. In più, ho strutturato una sceneggiatura molto tecnica, tanto tecnica che non si accorgerà quasi nessuno delle logiche che attraversano tutte le pagine, ma è stato comunque mooooolto divertente (e impegnativo) da scrivere.
Il 10 agosto, tutti in edicola! E poi sotto l’ombrellone a leggere!
Metto già le mani avanti, prima che qualcuno me lo chieda. Non so se proporrò qualche altra storia per Dylan Dog. Sono chino sulla tastiera a scrivere Dampyr e la mia produzione ha risentito molto del fatto che non riesco più a lavorare anche di notte.
Del resto, non sono mica un supereroe!
Ci sono altre domande?
11 maggio 2010 • By Diego CajelliQuelli di Osservatori Esterni mi hanno fatto una lunghissima intervista, che puoi leggere cliccando qui.
Si parla dell’ultimo Dampyr, dei prossimi Dampyr, di continuity, di romanzi, di miniserie, di fumetti vari, di scandali, di cinema, dei Metallica, di documentazioni, di scazzi, di televisione, di disegnatori bravi, di questo e di quell’altro.
In “allegato” c’è anche una recensione del Dampyr cajelloso attualmente in edicola, basta cliccare qui e ci arrivi.
Spero che Piccininno mi perdoni per aver divulgato le nostre email.
Sempre in tema dampyrico segnalo la recensione dello stesso numero fatta dalla: sempre-con-me-gentilissima E.Bathory del blog del Catafalco. Si legge cliccando qui!